domenica 10 marzo 2013

La danza dei fotoni (parte 1)


La speciale sensazione che ho provato la prima volta che ho puntato il laser su un quarzo ialino è stata veramente illuminante, come un'amore a prima vista.
Il veder frizzare i fotoni, eccitati dal passaggio di quel raggio così puro e brillante nella struttura spiraliforme degli atomi del quarzo, sembrava mettere a nudo l'anima e l'anima ne era veramente felice.
Avevo già da un po' sentito questa attrazione per l'inorganico, quando qualche anno fa un amico, che vive da molti anni in Madagascar, mi regalò una punta di quarzo ialino.. Da quel momento è iniziato un percorso, ho semplicemente cominciato a cercare, e in un paio di anni una vasta quantità di cristalli di ogni dimensione e forma, da piccolissime punte a cluster di decine di chilogrammi, sfere ed altro, erano lì con me. Il tutto con una facilità straordinaria, come se in realtà mi avessero cercato loro, mi avessero scelto.
Seguendo il sentiero ho percepito che l'armonia del quarzo ialino nel prendere la luce in tutti i suoi colori e  trasformarla al suo interno in qualcosa di magico era un'esperienza da condividere. Ho iniziato a fare delle basi dove inserivo lampade led che hanno una


vasta gamma di colori regolabile da un telecomando. Il risultato era veramente gradevole per l'occhio, dava immediatamente una sensazione di pace, di rilassamento, di gioia.
Ma l'effetto più affascinante è quello di puntare la luce del raggio laser sulla struttura del quarzo. La danza dei fotoni all'interno, e addirittura intorno al quarzo come un aura, è qualcosa che coinvolge la nostra anima, ci riporta alle origini; la materia oscura, l'energia nell'etere sembra illuminarsi, si manifesta in un frizzare di piccoli punti di luce colorata che galleggiano, palpitano nella loro iridescenza











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